lunedì 11 giugno 2012

appunti sulla casta calabrese

Sono un politico trombato dalla politica, ho speso anni della mia vita a seguire le dinamiche e a portare avanti il mio partito. tanta gavetta, dietro i boss politici nostrani, che ti utilizzano fino al midollo poi quando vedono che non sei portato a fottere la gente ti scaricano, come pensi di mettere in discussione alcune situazioni nel partito e non solo, sei subito messo in minoranza o peggio ancora etichettato come un infiltrato del partito opposto.
dopo anni di esperienza, lecchinaggi posso dirlo, i partiti sono le vere agenzie di collocamento della calabria.
giorno per giorno migliaia di persone, vengono a chiedere il favore di far entrare il figlio o lui stesso a lavorare, un prostrarsi continuo ai piedi di questa gente che ti chiede in cambio fedeltà alla persona, non al partito, facendolo passare come un minimo sforzo rispetto alla prospettiva lavorativa che lui ti risolverà. quanti padri di famiglia ho visto piangere, quante mamme fare cose indicibili pur di fare andare avanti il marito o il figlio.
ma la macchina è talmente oliata che ormai non guarda in faccia a nessuno.
se sei invece un pischello ti conviene affiliarti con uno dei dirigenti e portargli la borsa per anni, poi se sarai bravo ti lanceranno altrimenti rimarrai al palo, se ti lanciano e non riesci, c'è sempre il vecchio metodo dell'attentato incendiario alla macchina o alla tua abitazione, li scatta la solidarietà massiccia da tutta la struttura e la ribalta sui giornali ti porterà frutti all'esterno e all'interno del partito.
calabria mia ti chiedo scusa, è ora che li cacci via a questi speculatori del disagio.

un trombato felice

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