lunedì 11 giugno 2012

RETTORI LONGEVI: LATORRE PRESENTE

parte la raccolta firme tra i  professori di 20 atenei per denunciare il fenomeno dei rettori al potere da tre o più lustri. 
NON POTEVA MANCARE ALL'APPELLO TRA I PIU' LONGEVI IL RETTORE DELL' UNICAL GIOVANNI LATORRE


LA LONGEVITA' DEI RETTORI - Il recordman è Giovanni Cannata, a capo dell'università del Molise dal 1995. Resterà fino al 2013 (per un totale di 18 anni di mandato), e nel suo caso non c'è stato neppure bisogno di proroghe. La circolare del Miur ha invece giovato allo stesso presidente della Crui (la Conferenza dei rettori italiani), Marco Mancini, numero uno dell'università della Tuscia dal 1999. Il suo mandato sarebbe scaduto nel 2011, ma di proroga in proroga arriverà al 2013. Stesso destino per Marco Pacetti, numero uno del Politecnico delle Marche dal 1997, oppure Giovanni Latorre, a Cosenza dal 1999. Guido Fabiani, 73 anni, 14 dei quali da rettore di Roma 3, con le proroghe del Miur è invece riuscito anche a rinviare la pensione. Come Renzo Dionigi, rettore dell'Insubria, per il quale però può bastare così. E allo scadere del mandato, all'età di 72 anni, andrà in pensione. Anche Franco Cuccurullo, rettore a Chieti, non usufruirà della proroga. E così ad ottobre lascerà l'incarico. Nel frattempo, dal suo insediamento sono trascorsi 15 anni.

>> ECCO I NOMI DEI 94 SENATORI BASTARDI CHE HANNO VOTATO CONTRO AI TAGLI ALLE PENSIONI D'ORO << UN CALABRESE D'ECCELLENZA TRA I CONTRARI

1) Adamo Marilena (Pd)


2) Adragna Benedetto (Pd)


3) Agostini Mauro (Pd)


4) Armato Teresa (Pd)


5) Astore Giuseppe (Gruppo Misto)

6) Baio Emanuela (Api)

7) Barbolini Giuliano (Pd)

8) Bassoli Fiorenza (Pd)

9) Bastico Mariangela (Pd)

10) Enzo Bianco (Pd)

11) Biondelli Franca (Pd)

12) Blazina Tamara (Pd)

13) Filippo Bubbico (Pd)

14) Antonello Cabras (Pd)

15) Anna Maria Carloni (Pd)

16) Maurizio Castro (Pdl)

17) Stefano Ceccanti (Pd)

18) Mario Ceruti (Pd)

19) Franca Chiaromonte (Pd)

20) Carlo Chiurazzi (Pd)

21) Lionello Cosentino (Pd)

22) Cesare Cursi (Pdl)

23) Mauro Cutrufo (Pdl)

24) Cristina De Luca (Terzo Polo)

25) Vincenzo De Luca (Pd)

26) Luigi De Sena (Pd)

27) Mauro Del Vecchio (Pd)

28) Silvia Della Monica (Pd)

29) Roberto Della Seta (Pd)

30) Ulisse Di Giacomo (Pdl)

31) Di Giovan Paolo Roberto (Pd)

32) Cecilia Donaggio (Pd)

33) Lucio D’Ubaldo (Pd)

34) Marco Filippi (Pd)

35) Anna Finocchiaro (Pd)

36) Anna Rita Fioroni (Pd)

37) Marco Follini (Pd)

38) Vittoria Franco (Pd)

39) Vincenzo Galioto (Pdl)

40) Guido Galperti (Pd)

41) Maria Pia Garavaglia (Pd)

42) Costantino Garraffa (Pd)

43) Maurizio Gasparri (Pdl)

44) Antonio Gentile (Pdl)
45) Rita Ghedini (Pd)

46) Giai Mirella (Gruppo Misto)

47) Basilio Giordano (Pdl)

48) Claudio Gustavino (Terzo Polo)

49) Pietro Ichino (Pd)

50) Cosimo Latronico (Pdl)

51) Giovanni Legnini (Pd)

52) Massimo Livi Bacci (Pd)

53) Andrea Marcucci (Pd)

54) Francesca Maria Marinaro (Pd)

55) Franco Marini (Pd)

56) Ignazio Marino (Pd)

57) Marino Mauro Maria (Pd)

58) Salvatore Mazzaracchio (Pdl)

59) Vidmer Mercatali (Pd)

60) Riccardo Milana (Terzo Polo)

61) Francesco Monaco (Pd)

62) Enrico M0rando (Pd)

63) Fabrizio Morri (Pd)

64) Achille Passoni (Pd)

65) Carlo Pegorer (Pd)

66) Flavio Pertoldi (Pd)

67) Lorenzo Piccioni (Pdl)

68) Leana Pignedoli (Pd)

69) Roberta Pinotti (Pd)

70) Beppe Pisanu (Pdl)

71) Donatella Poretti (Pd)

72) Raffaele Ranucci (Pd)

73) Giorgio Roilo (Pd)

74) Nicola Rossi (Pd)

75) Antonio Rusconi (Pd)

76) Gian Carlo Sangalli (Pd)

77) Francesco Sanna (Pd)

78) Giacomo Santini (Pdl)

79) Giuseppe Saro (Pdl)

80) Anna Maria Serafini (Pd)

81) Achille Serra (Terzo Polo)

82) Emilio Silvio Sircana (Pd)

83) Albertina Soliani (Pd)

84) Marco Stradiotto (Pd)

85) Antonino Strano (Pdl)

86) Salvatore Tomaselli (Pd)

87) Giorgio Tonini (Pd)

88) Achille Totaro (Pdl)

89) Tiziano Treu (Pd)

90) Simona Vicari (Pdl)

91) Luigi Vimercati (Pd)

92) Vincenzo Vita (Pd)

93) Walter Vitali (Pd)

94) Luigi Zanda (Pd)

la dinastia dei Gentile

PINO GENTILE
Indagato per il fallimento della società “Tesi”, azienda cosentina per lungo tempo impegnata nella fornitura di servizi informatici. Il 30 novembre 2009 il gup di Catanzaro Abigail Mellace, davanti alla quale si stava svolgendo l’udienza preliminare sui presunti gravi illeciti nella gestione dei fondi pubblici destinati alla Calabria, ha deciso il trasferimento di tutti gli atti al Tribunale di Cosenza, competente territorialmente. Pino Gentile è indagato per bancarotta semplice e fraudolenta. (Si veda Gazzetta del Sud 1 dicembre 2009). 
Pino Gentile, unitamente al fratello Antonio (senatore), è stato chiamato in causa da diversi pentiti della ‘ndrangheta cosentina in molti processi. In particolare, il senatore Antonio Gentile è stato accusato di aver avuto l’appoggio elettorale della ‘ndrangheta alle politiche del 1992 (correva per il Psi). Anche l’ex sindaco di Cosenza Giacomo Mancini ha dichiarato che nel 1992 Antonio Gentile era scortato da un "nutrito stuolo di personaggi molto noti alla giustizia". 
Pino Gentile, attuale assessore regionale, è stato sindaco di Cosenza, consigliere ed assessore regionale, indifferentemente con giunte di centrosinistra e centrodestra. Prima di approdare a Forza Italia ha militato nel Psi e poi nel Pri. 
.Per capire il trentennale potere clientelare ed affaristico coltivato dai fratelli Gentile basta considerare le seguenti assunzioni effettuate dai due fratelli, negli anni, a favore di propri strettissimi congiunti. Alla Camera di Commercio di Cosenza viene bandito un concorso per 12 posti. Fra i vincitori troviamo: Claudio Gentile, fratello di Antonio e Pino Gentile, e Massimiliano Manna, nipote dei Gentile.Alla "PromoCosenza" e alla Calab (società entrambe collegate alla Camera di Commercio di Cosenza) viene assunta a tempo determinato Daniela Gentile, nipote di Antonio e Pino Gentile. Ed ancora: l’Asl di Cosenza bandisce un concorso per 35 assistenti amministrativi e fra i vincitori risultano: Gentile Anna Rosa, Gentile Antonella, Gentile Katia, Gentile Manuela e Gentile Barbara, tutte figlie e nipoti dei potenti e "trasparentissimi" fratelli Gentile. Nella società “Sviluppo Italia Calabria” è stato invece sistemato Sandro Mazzuca, nipote di Pino Gentile. 
Pino Gentile è infine imputato a Lamezia Terme per truffa, falso e abuso d’ufficio insieme all’ex presidente della giunta regionale Giuseppe Chiaravalloti per avere firmato con alcuni dirigenti dell’ente un accordo di programma per il finanziamento di circa 4,2 milioni destinato alla costruzione del Grand Hotel Marechiaro a Gizzeria. 
(Su questo si veda Il Quotidiano della Calabria e Gazzetta del Sud del 16 marzo 2010) 

continuano le biografie

STEFANIA COVELLO,ex consigliere regionale ma soprattutto figlia di Franco Covello, nominato da Loiero presidente del Comitato per il dissesto idrogeologico in Calabria, ex senatore democristiano, poi amministratore unico delle Ferrovie della Calabria con Forza Italia, infine trasvolato nella Margherita e quindi nel Pd. Franco Covello è indagato per corruzione dalla Procura di Firenze nell’ambito dell’inchiesta sullo scandalo degli appalti gestiti dalla Protezione civile e gli affari sporchi del dopo-terremoto in Abbruzzo. 
Fra le tantissime telefonate di Covello con Balducci (arrestato), una chiama in causa anche Loiero. 
Covello dice infatti nelle telefonate intercettate con Balducci: «ti volevo dire... siccome io sono con il Presidente della Regione Calabria... verso le 12,30... se puoi memorizzare ... ti chiamo e te lo passo ... gliel'ho detto per la figliola ...okay? …ti abbraccio». Balducci acconsente: «Come no? ... va benissimo...va bene, va bene.».. Annotano gli investigatori: «Parrebbe quindi che, in una cornice di scambio di favori, Covello intenda richiedere a Balducci un favore per la figlia del presidente della Regione Calabria Loiero». 
(Si veda La Stampa del 16 febbraio 2010) 

guccione e adamo: uniti dal concorsone regionale

CARLO GUCCIONE, già segretario regionale dei Ds, assunto nei ranghi della Regione attraverso il celebre e vergognoso “Concorsone regionale”. 
Il fratello di Carlo Guccione, di nome Fabrizio e consigliere comunale dei Ds a Rende sino al 2001, è invece stato definitivamente condannato ad 1 anno e 4 mesi per estorsione nell’ambito dell’inchiesta “Twister” condotta nel 2004 dai carabinieri e dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro contro un’organizzazione che gestiva un vasto giro di usura a Cosenza ed aveva creato, in alleanza con la ‘ndrangheta, una vera e propria economia parallela. Secondo la Dda di Catanzaro e la Procura di Cosenza e poi la sentenza definitiva, Fabrizio Guccione (all’epoca arrestato) avrebbe preteso da un commercialista e dal presidente di una cooperativa il pagamento di una mazzetta da 300 milioni di lire a titolo di “ringraziamento” per aver favorito la vendita di un terreno. La somma sarebbe servita a garantire anche futuri ulteriori affari. Per ottenere il pagamento, Fabrizio Guccione si presentò allo studio del commercialista in compagnia del pluripregiudicato, e personaggio vicino alla ‘ndrangheta, Marcello Mazza. Quest’ultimo minacciò il commercialista di pagare subito Fabrizio Guccione. Preoccupati dell'intervento di Mazza, il commercialista-parte offesa e l’imprenditore colluso con la ‘ndrangheta Domenico Vulcano chiesero quindi un incontro urgente con Franco Presta, altro boss della ‘ndrangheta cosentina. Presta intervenne e al commercialista venne imposto di pagare la mazzetta. Non a Gruccione questa volta, ma direttamente ai boss di Cosenza Franco Presta, Carmine Chirillo e Carmine Pezzulli. 


NICOLA ADAMO, vicepresidente della giunta Loiero e già segretario regionale dei Ds. Rinviato a giudizio il 3 marzo 2010 per il reato di corruzione nell’ambito dell’inchiesta “Why Not”. Secondo l’accusa, Nicola Adamo avrebbe ottenuto denaro dall’imprenditore e presidente della Despar Antonino Gatto (anch’egli rinviato a giudizio), in occasione delle elezioni regionali del 2005. Nell’ambito della stessa inchiesta, Nicola Adamo è stato rinviato a giudizio anche per alcuni presunti casi di abuso d’ufficio. Il processo inizierà il 9 giugno. 
(Si veda Gazzetta del Sud, Il Quotidiano della Calabria e Calabria Ora del 3 marzo 2010) 
Nicola Adamo è stato inoltre condannato dalla Corte di Conti al pagamento dei danni erariali per uno spostamento illegittimo di una dipendente regionale all’epoca in cui lo stesso Adamo rivestiva la carica di assessore al Personale nella giunta Rodhio. (Su questo si veda Gazzetta del Sud 21 maggio 2003). 
Tramite il famoso e vergognoso “Concorsone regionale”, Nicola Adamo ha sistemato alla Regione: Adriana Lucchetta,già telefonista della Federazione Ds di Cosenza e poi collaboratrice dello stesso Adamo; Nicola Gargano, ex consigliere regionale Ds; Giuseppe Marcucci, ex segretario provinciale Ds di Catanzaro; l’ex segretario provinciale Ds di Cosenza Carlo Guccione, poi segretario regionale dei Ds al posto dello stesso Nicola Adamo. 
Ed ancora: Nicola Adamo è indagato nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Paola relativa ad investimenti nel settore della produzione dell’ energia eolica realizzati nella zona dell’alto Tirreno cosentino. I reati ipotizzati vanno dall’abuso d’ufficio alla corruzione. 
(Si veda Il Quotidiano della Calabria del 12 novembre 2007) 
Enza Bruno Bossio, moglie di Nicola Adamo, è stata invece rinviata a giudizio dal gup di Lecce per truffa e falso ideologico: come commissaria ministeriale avrebbe stilato una relazione falsa in favore di un’azienda pugliese che ha poi ricevuto i fondi dalla legge 488. 
(Si veda Ansa e Il Quotidiano della Calabria del 17 febbraio 2008) 
Infine, Nicola Adamo ed Enza Bruno Bossio sono indagati per «bancarotta semplice e fraudolenta» nell’ambito del fallimento della società “Tesi”, azienda cosentina per lungo tempo impegnata nella fornitura di servizi informatici. Gli atti sono stati trasferiti per competenza territoriale dalla procura di Catanzaro a quella di Cosenza. 

le biografie dei segreti di calabria

PEPPE SCOPELLITI:


L'ex sindaco di Reggio Calabria Scopelliti ha di recente ammesso, in un interrogatorio dinanzi al pm della Dda di Reggio Giuseppe Lombardo, di conoscere ed aver frequentato Antonino Fiume, killer della potente cosca De Stefano. 
«Conosco Giuseppe Scopelliti, in quanto ho appoggiato politicamente lo stesso». È la frase pronunciata dal pentito Nino Fiume, l’ex killer dei De Stefano che aveva dichiarato in aula di aver sostenuto il sindaco nelle varie campagne elettorali. Scopelliti, interrogato dal pm ha dichiarato: «Conosco Fiume. Come tutti i ragazzi di questa città, negli anni ottanta frequentavo l’unica discoteca che c’era a Reggio, il Papirus. Era un gruppo ampio ma sempre circoscritto. Ci si conosceva un pò tutti. È stata una frequentazione estiva e casuale. Lo ricordo perché era tra quei ragazzi con cui ci si salutava e si scambiava qualche battuta. Non c’è stata nessuna frequentazione. Attraverso i giornali ho appreso che lui era vicino ai De Stefano e che era legato alla figlia di Paolo De Stefano. Mai parlato di politica con Fiume. Ho appreso dai giornali che faceva campagna elettorale per me». 
A detta di Scopelliti, quindi, i suoi rapporti con Fiume si sarebbero fermati agli anni ‘80 quando erano circoscritti alla discoteca. E se da una parte ha sostenuto di non aver mai discusso con Fiume di politica, dall’altra ha affermato che, «probabilmente, è stato uno di quelli che diceva di votarmi». 
Come avrebbe fatto Fiume a comunicare il suo sostegno a Scopelliti se non lo ha mai visto in epoche successive alla serata del Papirus? E’ la domanda con cui il pm Lombardo ha sottolineato la contraddittorietà del discorso di Scopelliti che si è limitato a rispondere : « L’ho incontrato per caso in discoteca. Pino Scaramuzzino lo conosco per gli stessi motivi di Fiume con la differenza che lui è un operatore turistico della città. E’ il proprietario dell’Oasi. Qualche volta ho parlato di politica con Scaramuzzino nel 1995-1996. Credo siamo amici, li ho visti soltanto nella circostanza del locale». 
(Su questo si veda Gazzetta del Sud, Calabria Ora e Il Quotidiano del 25 novembre 2009) 

Scopelliti, inoltre, quale sindaco di Reggio Calabria, è stato condannato nel novembre 2009 dalla Corte dei Conti a risarcire l’erario per 1.300.000 euro, in solido con un tecnico comunale, per via di una ex fabbrica per la lavorazione degli agrumi, “Italcitrus”, che il Comune di Reggio Calabria ha acquistato per 2.500.000 euro al fine di trasformarla in un centro di produzione della Rai. La Corte dei Conti ha accertato che il prezzo di acquisto era doppio rispetto ad una precedente valutazione realizzata dal Tribunale di Reggio Calabria in un altro procedimento. 
Scopelliti, inoltre, nel novembre scorso è stato rinviato a giudizio dal gip di Reggio Kate Tassone per <<occupazione abusiva di spazio demaniale e violazione del codice della navigazione, avendo Scopelliti fatto sorgere a meno di trenta metri dalla battigia quattro gazebo sul lungomare di Reggio. I gazebo in questione sarebbero stati costruiti senza i necessari pareri degli uffici competenti. Il mancato nulla osta del demanio marittimo aveva fatto sì, nel 2006, a tre giorni dalla consegna, che i lavori fossero fermati dalla Capitaneria di porto su richiesta del gip. Da allora il Comune di Reggio Calabria si era disinteressato della loro rimozione e aveva difeso i gazebo>>. 
(Si veda su questo Gazzetta del Sud del 15 ottobre 2009). 
Infine, per il 13 aprile prossimo è prevista la requisitoria del Pm nel processo che vede Scopelliti 
ed il suo assessore comunale Caridi accusati omissione di atti d’ufficio per non avere posto in essere adeguate azioni di programmazione, controllo e vigilanza in ordine allo smaltimento del percolato originato da una discarica. Secondo l’accusa, Scopelliti e Caridi non avrebbero provveduto alla bonifica e messa in sicurezza della discarica, vero pericolo per la città di Reggio Calabria a causa della presenza di rifiuti pericolosi e per l’ingente percolato (il liquido prodotto dalla sedimentazione dei rifiuti organici) mai smaltito. Sempre per l’accusa, la situazione appariva ancora più grave per la presenza nelle vicinanze della discarica di una scuola elementare. 

attualmente presidente della regione calabria.

le biografie politiche dei nostri politici, tra salti a trasversalismi

cominciamo con: AGAZIO LOIERO


Presidente della Regione Calabria col centrosinistra. Ricandidato. Ex deputato democristiano nel 1987 e nel 1992, non eletto nelle file del Ppi nel 1994, quindi passato nel centrodestra col Ccd, eletto senatore con la Casa delle Libertà nel 1996, trasvolato poi nell’Upr di Cossiga,quindi nell’Udeur di Mastella ed infine riciclatosi nel centrosinistra con la Margherita. Espulso dalla Margherita, ha fondato il “Partito democratico meridionale” per poi aderire al Partito democratico. 
Il 24 febbraio 2004 viene arrestato il manager dell’ospedale "Pugliese-Ciaccio" di Catanzaro, Carmelo D’Alessandro, con l’accusa di corruzione, turbativa d’asta e truffa in relazione ad una gara d’appalto relativa al servizio di pulizia e disinfestazione all’interno dell’azienda ospedaliera catanzarese. 
Il 27 febbraio 2004 Il Quotidiano della Calabria titola “Intercettazioni shock”. Tra le tante telefonate agli atti dell’inchiesta, viene infatti pubblicata quella in cui la moglie di Loiero indica al manager D’Alessandro le persone da assumere nell’impresa di pulizia che si era aggiudicata l’appalto incriminato. Naturalmente saltando selezioni, concorsi e procedure. 
Loiero, il giorno dopo la pubblicazione delle intercettazioni shock, in una lettera al Quotidiano confermò tutto, ma si scusò dicendo che le persone “segnalate” da lui e dalla moglie non erano comunque dei parenti… 
Agazio Loiero è un affezionato frequentatore delle cronache giudiziarie.Alla vigilia delle elezioni politiche dell’ aprile 1992, l’allora procuratore di Palmi Agostino Cordova ed il pm di Locri Nicola Gratteri (attuale pm della Dda di Reggio) che indagavano sui rapporti fra massoneria deviata, ‘ndrangheta e politica, fanno perquisire le abitazioni di alcuni boss della Piana di Gioia Tauro e della Locride. Si scopre così che i boss posseggono santini, fac-simili e vario materiale elettorale di 20 dei 34 parlamentari eletti in Calabria.Fra questi 20 c’era pure Agazio Loiero. 
Nel 1994 la Procura antimafia di Reggio Calabria ottiene il rinvio a giudizio di Loiero per concorso esterno in associazione mafiosa, insieme a quello di un centinaio di esponenti del clan Piromalli-Molè di Gioia Tauro (processo "Tirreno"). Loiero - secondo l'accusa- avrebbe offerto <<in campo politico-istituzionale, ove poteva operare nella sua veste di deputato, favori, raccomandazioni e vantaggi economici nel settore delle opere pubbliche finanziate dallo Stato o da altri enti pubblici che interessavano l’associazione mafiosa, in cambio anche dell’appoggio in occasione delle competizioni elettorali>>. 
Fra l’altro, il pm antimafia Roberto Pennisi sostenne che Loiero si era incontrato col mafioso Salvatore Filippone (uomo del clan Piromalli e condannato poi a 20 anni di carcere) per contrattare i voti delle cosche di Gioia Tauro.A casa del mafioso Salvatore Filippone, infatti, i carabinieri trovarono migliaia di fac-simili elettorali di Agazio Loiero. Anche il killer pentito del clan Piromalli-Molè, Annunziato Raso di Rosarno, confermò in aula di aver raccolto voti per Loiero perchè così ordinatogli dai suoi capi: i boss Piromalli e Molè. 
Il 25 novembre 1997, però, Loiero è stato assolto. E’ stato lo stesso pm a chiedere l’assoluzione, sostenendo che il tentativo del clan Piromalli <<di impadronirsi del senatore Loiero per utilizzarlo per i propri fini connessi alla costruzione della centrale Enel di Gioia Tauro non era andato a buon fine, visto che Loiero alla fine a quella centrale si era opposto>>. 
Nel frattempo, Loiero finisce sotto processo a Roma.Con esiti molto meno fortunati.Il processo si è concluso con la prescrizione per reato commesso. Loiero era imputato del reato di abuso d’ufficio con vantaggi patrimoniali per aver ottenuto illegittimamente, fra il 1991 ed il 1992, dal Servizio Segreto Civile due "segretarie in appalto", Anna Maria Santaniello e Anna Maria Ferrante, che però Loiero utilizzava (spesate e stipendiate, ovviamente, dallo stesso Sisde) per battere a macchina e classificare il suo enorme schedario di richieste di raccomandazioni. Le stesse segretarie hanno raccontato la vicenda con profusione di particolari. In qualità di ministro (prima dei Beni Culturali, poi degli Affari Regionali), Loiero è riuscito a rimandare le udienze decine e decine di volte, adducendo impedimenti di servizio istituzionale: un antesignano del "metodo Berlusconi". 
Il 20 luglio del 2000, nell’udienza che doveva essere dedicata alla requisitoria del pm Bruno, ci fu l’ennesimo rinvio di ben quattro mesi. Ma, nel frattempo, nel settembre del 2000, è arrivata la salvifica e tanto attesa prescrizione. 

W LA CALABRIA DEGLI AMMINISTRATORI DELEGATI


ECCO A VOI IL CURRICULUM DELLA NOSTRA ADORATA ENZA BRUNO BOSSIO, IL CURRUCULUM PARLA DA SE'.... POVERA CALABRIA NOSTRA. fonte www.regione.toscana.it

CURRICULUM VITAE

DOTT.SSA VINCENZA BRUNO BOSSIO


Nata a

Residente a

Laureata in Filosofia, Università degli Studi della Calabria, 110/110 con lode

Dirigente dal 1 gennaio 1997

Idoneità all’albo per la nomina dei direttori generali delle Aziende Sanitarie Locali della
Regione Lombardia

Amministratore Delegato di Valle Crati SpA

Vicedirettore generale del Gruppo CM Sistemi

Amministratore Delegato di CM Sistemi Sud

Amministratore Delegato di INTERSIEL S.p.A.

Componente del C.d.A. SISPI SpA

Direttore Generale Consorzio TELCAL

Componente del C.d.A. di SVILUPPO ITALIA

Componente Comitato Scientifico CONSORZIO TECNESUD per la realizzazione del
Distretto Tecnologico della Calabria
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COMPETENZE ED ATTIVITÀ PROFESSIONALI


2011-2010

Dirigente Novamin gallerie

Responsabile commerciale della società, con sedi a Milano e Colico

2010

Idoneità all’albo per la nomina dei direttori generali delle Aziende Sanitarie Locali
della Regione Lombardia

2010-2009

Dirigente Gruppo Meet

Responsabile del new-business del Gruppo Meet, società con sedi a Roma e Milano, leader in
Italia, con oltre 20 milioni di euro di fatturato, nel settore della comunicazione, formazione,
advertising ed eventi.

2008-2007

Dirigente Siges s.r.l.

Responsabile commerciale della vendita del prodotto software della Siges (società di
consulenza e sviluppo sw con sede a Cosenza) per la valutazione delle prestazioni ambientali
degli Enti Pubblici, mediante la sperimentazione del modello matematico e del prototipo
software predefinito dalla SIGES nell’ambito del progetto di ricerca DEA1.

2007

Idoneità all’albo per la nomina dei direttori generali delle Aziende Sanitarie Locali
della Regione Lombardia

2007 - 2006

Amministratore Delegato e Consigliere di Amministrazione Valle Crati SpA

Società mista publico-privata per la gestione dei servizi ambientali.
Capitale sociale: 51% Consorzio Valle Crati ( 43 Comuni associati della Provincia di
Cosenza); 49% Soci Privati, specializzati nella gestione dei servizi ambientali.





Ha governato le 400 risorse umane e le attività complessive della società, sia verso gli enti
locali che verso i fornitori.

Maggio 2006 -Febbraio 2005

Vicedirettore Generale del Gruppo CM Sistemi

Gruppo CM Sistemi, azienda leader nazionale nel settore informatico con particolare
riferimento ai mercati della Pubblica Amministrazione, del Finance e delle
Telecomunicazioni, focalizzati nelle seguenti aree:


Ministeri (Ministero della Giustizia, Ministero dell’Interno, Ministero Università e della
Ricerca Scientifica, Ministero Attività produttive, Ministero delle Infrastrutture,
Ministero dell’Economia e delle Finanze, Presidenza del Consiglio dei Ministri);

Enti Locali (Regione Campania, Regione Calabria, Sogei, CNIPA, Comune di Napoli,
Comune di Roma);

Enti Pubblici e privati (Consip, Inps, Università,Poste Italiane, Ferrovie Dello Stato)
Banche e Assicurazioni (Banca di Roma, Banca Antonveneta, Unicredito, Banca d’Italia,
ANIA, RAS, Lloyd Adriatico, Arca Verona, Unione Assicurazione, Fata Assicurazione,
Unipol);

Aziende (Telecom Italia, Finsiel, Banksiel, TSF, Peroni, Il Sole 24 Ore).
Ha governato direttamente il processo strategico e operativo del business dell’azienda,
curando la realizzazione offerta CM e la sua valorizzazione strategica sul mercato.

Ha curato la formazione e le attività di aggiornamento professionale del personale del
Gruppo.
Ha avuto la responsabilità dei risultati di vendita, di ricavo e di reddito complessivi delle
strutture commerciali e della produzione, per un fatturato annuo di circa 30 milioni di euro e
500 dipendenti

Novembre 2005 -Luglio 2003

Amministratore delegato CM Sistemi sud

CM Sistemi Sud è la società del Gruppo CM Sistemi che opera nel Mercato Sud con sede
legale in Calabria (Cosenza). Il suo obiettivo strategico è essere il polo di ricerca e di
sviluppo di eccellenza del Gruppo CM, soprattutto con riferimento alle tematiche di data
warehousing e di business intelligence; punto di riferimento del Gruppo per la fornitura di
consulenza, formazione, soluzioni e servizi alla Pubblica Amministrazione Locale nei campi
dei sistemi basati su web e dei sistemi per il supporto decisionale.


Ha governato 85 risorse umane e il fatturato complessivo dell’azienda.


Ha stabilito accordi commerciali e di partnership per la realizzazione di progetti di
e-government sul territorio calabrese e nazionale.
Inoltre, sotto la direzione di Vincenza Bruno Bossio, CM Sistemi Sud si è certificata quale
Laboratorio di Ricerca del MIUR (art.14 legge 297) per la realizzazione dei progetti di
ricerca (comprendenti tutte le fasi: ideazione, sviluppo precompetitivo e industrializzazione)
su soluzioni e servizi innovativi dell’ICT.





Luglio 2003 - Gennaio 2003

Responsabile del Mercato SUD del Gruppo CM Sistemi

Dicembre 2002 - Giugno 1997

Amministratore Delegato Intersiel

Intersiel Spa, azienda informatica del Gruppo Telecom/Finsiel, con 40 milioni di euro di
fatturato e 200 dipendenti.

Ha governato interamente i processi gestionali e di business dell’azienda.

Direttore Generale del Consorzio Telcal

(Consorzio costituito tra Telecom, Intersiel, Italeco, Regione Calabria)

Ha progettato e diretto realizzazioni dei Progetti del Piano Telematico Calabria, per un
fatturato di circa 250 milioni di euro. In particolare:


I servizi alla pubblica Amministrazione locale (telemedicina, sportello unico, Rupar,
formazione on line, etc.) ed alle Imprese (e-commerce, e-tourism, etc)

il Centro Servizi -l'insieme delle competenze e delle piattaforme tecnologiche
implementate per la realizzazione e la gestione dei servizi in una logica d’Application
Service Provider (e-commerce, ERP, etc.)

il Laboratorio d'innovazione e formazione -il nucleo di risorse e conoscenze che ha
permesso la crescita innovativa del piano

i portali ed il call center -realizzati per la promozione e la vendita del prodotto
Calabria

le banche dati del territorio (cartografia, percorsi turistici, informazioni sui Comuni e
sulle imprese calabresi, banche dati sanitarie; etc.)

il progetto Formazione Diffusa, che ha realizzato l’alfabetizzazione informatica sul
territorio calabrese e la formazione degli agenti di sviluppo sui cantieri telematici.
Consigliere d’amministrazione della Sispi, società mista Finsiel Comune di Palermo

Responsabile marketing IT-Telecom Area Regional Services

Ha coordinato la presentazione di piani di E-government per le Regioni: Campania e
Basilicata; per le province di Reggio Calabria, Catanzaro, Caserta, Perugia; per i comuni di
Cosenza, Reggio Calabria, Soveria Mannelli, etc
Ha coordinato ideazione di due progetti di Ricerca e formazione, finanziati sul fondo
dell’innovazione tecnologica del Ministero delle Attività Produttive (FIT) dal titolo:


Government 4 business (G4B), servizi di e-government per le imprese;




Unified Information System (UIS) un sistema integrato dell’informazione orientato
alla multicanalità attraverso la sperimentazione di nuovi canali di distribuzione
digitale di contenuti multimediali.
Responsabile Finsiel dell’offerta verso la Pubblica Amministrazione Locale

In tale ambito ha curato la definizione e la firma di un accordo tra Ancitel e Finsiel sul
territorio nazionale.

2001 - 1999

Consigliere d’Amministrazione di Sviluppo Italia S.p.A

Giugno 1997 -Gennaio 1996

Responsabile del marketing strategico Intersiel

Responsabile del coordinamento per la realizzazione dello studio di fattibilità del Piano
Telematico Calabria redatto in collaborazione con le Università di Lecce e Tor Vergata e
approvato dal MURST nel dicembre 1996.

Dicembre 1995 - Ottobre 1993

Responsabile del Gruppo di lavoro per lo sviluppo dei servizi di Data-Broadcasting
nell’ambito di un accordo operativo tra RAI e Finsiel per la realizzazione e la gestione su
tutto il territorio nazionale del Televideo a diffusione regionale su RAI TRE

Responsabile della Formazione Intersiel

Settembre 1993 - Ottobre 1990

Responsabile della progettazione e del coordinamento dei corsi di formazione di base per i
neolaureati selezionati dal Consorzio Telcal

Responsabile per la Direzione Generale della progettazione e organizzazione del Centro
di Competenza di Formazione Intersiel

Settembre 1990 -Ottobre 1989

Responsabile per la Direzione del personale delle attività di reclutamento dei laureati e
diplomati per il Piano Telematico Calabria

Giugno 1989 -Ottobre 1987

 Programmista – regista Rai




ATTIVITÀ FORMATIVA



Corso di formazione di informatica di base: Warnier- DB2 presso Finsiel;

Corso di formazione di pianificazione e controllo di gestione presso IRI Management;

Corso di formazione di marketing di base presso Finsiel;

Corso di formazione Development Center -sviluppo manageriale presso Telecom;

Corso di formazione: Valutazione di bilanci aziendali e creazione del valore presso
Scuola Superiore Reiss Romoli dell’Aquila.
PROGETTI DI RICERCA E WORKSHOP


Relazione-Workshop: Osservatorio Internet Italia Sda Bocconi Milano

Relazione-Workshop “I servizi del Piano Telematico: un’opportunità per lo sviluppo
locale Reggio Calabria

Relazione-Workshop ANCI “E-government” Firenze

Progetto di Ricerca: Piero: decreto legislativo 297/99. Oggetto del programma è un
Modello di riferimento per l’inquadramento storico dei beni culturali e artistici;

Progetto di Ricerca: G4B: Ricerca finanziata dal Fondo Innovazione Tecnologica.
Oggetto del programma è un Sistema di e-Government per le Imprese;

Progetto di Ricerca: KMNET: Pacchetto Integrato di agevolazioni – PIA
innovazione. Oggetto del programma è un’infrastruttura tecnologia che favorisce
l’utilizzo del sistema informativo dell’organizzazione e la condivisione delle
informazioni e della conoscenza.

Progetto di Ricerca: M3: PIA innovazione. Oggetto del programma è un sistema
informativo per la “gestione integrata” della qualità del trasporto pubblico.

Progetto di Ricerca: SABIN: sistema per l'automazione del ciclo di vita della
sperimentazione dei farmaci.

Progetto di Ricerca: DIGIdi: decreto legislativo 297/99. Oggetto del programma è
un progetto per l’automazione distretti industriali.

Progetto di Ricerca: K2Q: sistema per il supporto nelle attività di data quality.




Progetto di Ricerca: DEA1: PIA innovazione. Oggetto del programma è lo sviluppo
di metodi quantitativi per la valutazione delle prestazioni e dell’efficienza di
organizzazioni complesse, per la realizzazione di strumenti quantitativi per la
valutazione delle prestazioni ambientali di enti pubblici e privati di produzione e di
servizio.
Dott.ssa Vincenza Bruno Bossio




appunti sulla casta calabrese

Sono un politico trombato dalla politica, ho speso anni della mia vita a seguire le dinamiche e a portare avanti il mio partito. tanta gavetta, dietro i boss politici nostrani, che ti utilizzano fino al midollo poi quando vedono che non sei portato a fottere la gente ti scaricano, come pensi di mettere in discussione alcune situazioni nel partito e non solo, sei subito messo in minoranza o peggio ancora etichettato come un infiltrato del partito opposto.
dopo anni di esperienza, lecchinaggi posso dirlo, i partiti sono le vere agenzie di collocamento della calabria.
giorno per giorno migliaia di persone, vengono a chiedere il favore di far entrare il figlio o lui stesso a lavorare, un prostrarsi continuo ai piedi di questa gente che ti chiede in cambio fedeltà alla persona, non al partito, facendolo passare come un minimo sforzo rispetto alla prospettiva lavorativa che lui ti risolverà. quanti padri di famiglia ho visto piangere, quante mamme fare cose indicibili pur di fare andare avanti il marito o il figlio.
ma la macchina è talmente oliata che ormai non guarda in faccia a nessuno.
se sei invece un pischello ti conviene affiliarti con uno dei dirigenti e portargli la borsa per anni, poi se sarai bravo ti lanceranno altrimenti rimarrai al palo, se ti lanciano e non riesci, c'è sempre il vecchio metodo dell'attentato incendiario alla macchina o alla tua abitazione, li scatta la solidarietà massiccia da tutta la struttura e la ribalta sui giornali ti porterà frutti all'esterno e all'interno del partito.
calabria mia ti chiedo scusa, è ora che li cacci via a questi speculatori del disagio.

un trombato felice