lunedì 18 giugno 2012

CLASSIFICA DELLE ASSENZE ALL'EUROPARLAMENTO: CALABRIA PRESENTE

Mario Pirillo PD
Gino Trematerra UDC

















la domanda sorge spontanea che ci stanno a fare questi al parlamento europeo???


1 – 4Giovanni LA VIAPDL100.00 %OTTIMO
1 – 4Oreste ROSSILEGA100.00 %OTTIMO
1 – 4Francesco E. SPERONILEGA100.00 %OTTIMO
1 – 4Andrea ZANONIIDV100.00 %OTTIMO
5 – 6Roberto GUALTIERIPD99.40 %DISTINTO
5 – 6Salvatore IACOLINOPDL99.40 %DISTINTO
7Lorenzo FONTANALEGA98.82 %DISTINTO
8Sergio P. F. SILVESTRISPDL98.24 %DISTINTO
9Niccolò RINALDIIDV97.60 %DISTINTO
10Herbert DORFMANNSVP97.06 %DISTINTO
11Salvatore CARONNAPD96.41 %DISTINTO
12Sergio G COFFERATIPD96.39 %DISTINTO
13Mario MAUROPDL95.88 %BUONO
14Pier Antonio PANZERIPD95.27 %BUONO
15 – 17Roberta ANGELILLIPDL95.21 %BUONO
15 – 17Leonardo DOMENICIPD95.21 %BUONO
15 – 17Giommaria UGGIASIDV95.21 %BUONO
18Gianni PITTELLAPD94.71 %BUONO
19Giancarlo SCOTTA’LEGA94.01 %BUONO
20 – 21David M. SASSOLIPD93.41 %BUONO
20 – 21Marco SCURRIAPDL93.41 %BUONO
22Iva ZANICCHIPDL93.25 %BUONO
23Gianluca SUSTAPD92.94 %BUONO
24 – 25Antonio CANCIANPDL92.81 %BUONO
24 – 25Carlo FIDANZAPDL92.81 %BUONO
26Claudio MORGANTILEGA92.35 %SUFFICIENTE
27 – 28Raffaele BALDASSARREPDL92.22 %SUFFICIENTE
27 – 28Carlo CASINIUDC92.22 %SUFFICIENTE
29Fiorello PROVERALEGA91.76 %SUFFICIENTE
30Amalia SARTORIPDL91.62 %SUFFICIENTE
31 – 33Mara BIZZOTTOLEGA91.02 %SUFFICIENTE
31 – 33Lara COMIPDL91.02 %SUFFICIENTE
31 – 33Licia RONZULLIPDL91.02 %SUFFICIENTE
34Vittorio PRODIPD90.91 %SUFFICIENTE
35Barbara MATERAPDL90.42 %SUFFICIENTE
36 – 37Guido MILANAPD89.82 %MEDIOCRE
36 – 37Mario PIRILLOPD89.82 %MEDIOCRE
38Elisabetta GARDINIPDL89.57 %MEDIOCRE
39Gabriele ALBERTINIPDL88.82 %MEDIOCRE
40Mario BORGHEZIOLEGA88.76 %MEDIOCRE
41 – 42Pino ARLACCHIPD88.62 %MEDIOCRE
41 – 42Francesco DE ANGELISPD88.62 %MEDIOCRE
43Rosario CROCETTAPD87.06 %MEDIOCRE
44Erminia MAZZONIPDL86.83 %INSUFFICIENTE
45 – 46Paolo DE CASTROPD86.23 %INSUFFICIENTE
45 – 46Debora SERRACCHIANIPD86.23 %INSUFFICIENTE
47Sergio BERLATOPDL85.88 %INSUFFICIENTE
48Patrizia TOIAPD85.29 %INSUFFICIENTE
49Silvia COSTAPD85.03 %INSUFFICIENTE
50Paolo BARTOLOZZIPDL83.83 %INSUFFICIENTE
51Cristiana MUSCARDINIPDL82.94 %INSUFFICIENTE
52Giuseppe GARGANIPDL82.81 %INSUFFICIENTE
53Salvatore TATARELLAPDL82.63 %INSUFFICIENTE
54Andrea COZZOLINOPD82.04 %INSUFFICIENTE
55 – 56Francesca BALZANIPD80.84 %INSUFFICIENTE
55 – 56Luigi BERLINGUERPD80.84 %INSUFFICIENTE
57Sonia ALFANOIDV80.24 %INSUFFICIENTE
58Vincenzo IOVINEIDV79.88 %SCARSO
59Clemente MASTELLAPDL79.04 %SCARSO
60Potito SALATTOPDL78.44 %SCARSO
61Gianni VATTIMOIDV78.24 %SCARSO
62Tiziano MOTTIUDC74.85 %SCARSO
63Antonello ANTINOROPDL74.25 %SCARSO
64 – 65Rita BORSELLINOPD73.65 %SCARSO
64 – 65Crescenzio RIVELLINIPDL73.65 %SCARSO
66Matteo SALVINILEGA72.35 %SCARSO
67Alfredo PALLONEPDL70.66 %SCARSO
68Magdi Cristiano ALLAMUDC68.86 %SCARSISSIMO
69Vito BONSIGNOREPDL68.26 %SCARSISSIMO
70Luigi Ciriaco DE MITAUDC65.87 %SCARSISSIMO
71Gino TREMATERRA*UDC64.71 %SCARSISSIMO
72Alfredo ANTONIOZZIPDL62.28 %SCARSISSIMO
73Aldo PATRICIELLOPDL61.68 %SCARSISSIMO
NB: I dati sono ufficiali e attendibili e provengono da Votewatch . L’autenticità è stata confermatadallo stesso Parlamento Europeo.


DELIRI ESTIVI DI MARONI: MONTI SI OCCUPA SOLO DELL' A3


"Sono tutti da licenziare, a cominicare dalla Fornero. Noi vogliamo licenziare questo governo, non abbiamo paura delle elezioni anticipate, perche' il popolo ha la sovranita', e ha sempre ragione". Lo ha sottolienato Roberto Maroni al 'No Imu day' a Verona.
"Questo e' un governo abusivo che combina disatri e che sta saccheggiano il Nord, e mette sul lastrico 300mila famiglie, gli esodati, e si occupa solo della Salerno-Reggio Calabria -ha spiegato- questo e' un governo che va mandato a casa subito. Io faccio un appello a tutti i parlamentari degli altri partiti del Nord perche' assieme a noi combattano questo governo delle balle e del disastro sociale"

UNA PARTE DEL PATRIMONIO DI AN E' IN CALABRIA

Degli immobili di An non si è mai capito la reale consistenza. Invece ora si scopre la mappa precisa della "immobiliare An". Sessanta immobili intestati alle due società immobiliari di An, la Italimmobili e la Nuova Mancini Immobiliare. Dal Friuli Venezia Giulia alla Sicilia, An ha case ovunque. A Milano è di proprietà di An un appartamento con 10,5 vani, in via Mancini 8. A Brescia 135mq, a Bergamo 7 vani, poi case a Varese, Lecco, Crema, Cremona, Monza, Vigevano, Legnano, Fontanella.



Tre appartamenti in Piemonte, cinque in Veneto di cui due a Venezia. Due a Trieste, quattro tra Catania, Palermo, Messina e Trapani, uno ad Oristano, tre in Calabria (Cosenza Vibo Valentia, Torano Castello), due in Puglia, uno a Salerno, tre in Umbria, sette nelle Marche, altri tra Emilia Romagna, Toscana, Liguria, e otto nel Lazio, di cui cinque a Roma. 
la casta immobiliare continua a stupirci


sabato 16 giugno 2012

ACQUA ALLE PAPERE

ABRAMO presidente sorical

Quattro imprenditori calabresi accedono a una cassaforte, prendono le buste contenenti le offerte per le gare d’appalto, le controllano e le sostituiscono con una migliore, la loro. Poi richiudono la busta e la rimettono in cassaforte. Il tutto con l’“aiutino” di qualche funzionario pubblico. Dove è successo? In Calabria.
 Semplicemente rimuovendo dalle buste la ceralacca.




Uno degli imprenditori aveva richiesto al consigliere provinciale di reggio calabria Raffaele D'Agostino di intercedere presso il presidente affinchè si poteva impedire alla dirigente Blefari di danneggiare i loro interessi.
raffaele d'agostino  molto vicino al sottosegretario
regionale alberto sarra

venerdì 15 giugno 2012

SUD ITALIA FUORI DALL'UNIONE EUROPEA


Dalle grida leghiste alle pagine paludatissime (anzi, al sito) del Financial Times: la secessione ne ha fatta di strada. E ora che il vettore politico ha fallito anche per spappolamento del partito che poteva incarnare un serio progetto autonomista, arriva la bibbia economico-finanziaria a rilanciarlo. Nella serata di ieri è comparsa sul sito del Ft - prontamente ripreso da quello del Sole 24 Ore-  una lunga analisi di Tony Barber dedicata al futuro del vecchio continente, messo a repentaglio dalla crisi del debito e, ormai,  di tutto  l’impianto comunitario. L’aspetto più interessante arriva verso la metà dell’articolo: «Per alcuni degli Stati fondatori dell’Unione europea», scrive Barber, «l’ideale di unità non è l’impero romano, che includeva Londra e Costantinopoli tra i suoi confini, ma l’impero medievale di Carlo Magno, che comprende Francia, Benelux e Nord Italia». E non ci vuole molto a capire quali e quante sono le nazioni che uscirebbero spaccate da questo ipotetico «riassemblaggio»: solo la nostra. Certo, siamo al puro sofisma. Fondato però su qualche fatto, a comunque affidato a una tra le testate più importanti d’Europa, e non solo. Il fatto principale è quello che Libero ha sommessamente sottoposto all’attenzione dei suoi lettori qualche mese fa, e cioè che la stessa porzione di Italia che il Ft immagina agganciata all’area forte dell’Euro sarebbe in grado di ripianare il debito pubblico di tutta la nazione in circa 40 anni, perché ha un ritmo produttivo e di crescita - e dunque di residuo fiscale - sconosciuto al resto del Paese.
Verso la rottura? - Che la situazione sia prossima a un punto di rottura è quasi inutile ripeterlo. Il calendario europeo restituisce da mesi un senso di periodica ineluttabilità destinato a puntuali frustrazioni: le consultazioni delle diplomazie, che ieri hanno vissuto una tappa nel bilaterale italo-francese, proseguiranno in vista del voto greco (domenica) e del G20 messicano di lunedì e martedì prossimo, 18 e 19 giugno. Sarà l’ultima fase del pressing globale sulla Germania, prima dell’incontro a Roma con i leader di Berlino, Madrid e Parigi in preparazione dell’eurovertice del 28 e 29 di questo mese.  Gli scenari peggiori per l’Euro sono quelli che non si aspettano nulla da questo round di tavoli internazionali. Ieri lo Spiegel, altra testata lontana da derive pop, ospitava un’analisi di Wolfgang Munchau - editorialista anche dello stesso Financial Times - che definire spettrale è poco: con due conti liquidava i due strumenti anti-contagio costruiti dall’Ue in questi anni (Efsf ed Esm, il secondo dei quali dovrebbe entrare in funzione per il salvataggio spagnolo) e spiegava come non basterebbero in caso altri Stati richiedessero analoga potenza di fuoco. Non sarebbero sufficienti per Cipro, figuriamoci nell’ipotesi toccasse all’Italia - ipotesi smentita con forza sia dal nostro governo sia dall’Eurogruppo. Quella di Munchau è forse la più rilevante delle opinioni «tedesche», che giorno dopo giorno testimoniano di una posizione tetragona tanto nell’esecutivo quanto nel sistema-paese: sempre lo Spiegel dedicava un ampio servizio a documentare la disillusione del popolo tedesco nei confronti di Obama, non a caso ultimamente tra le voci più forti a invocare una soluzione all’eurocrisi e, dunque, un ammorbidimento delle posizioni di Berlino. L’impressione è che prendersela con l’ostinazione della Merkel serva a poco: ha alle spalle un Paese che ha più voglia di scendere in guerra che di accollarsi quelli che considera costi dovuti a dissipatezze altrui. Una Weltanschauung inscalfibile da qualunque considerazione sui vantaggi per la Germania maturati in questi anni di moneta unica, e resistente a ogni lettura che esuli dal moralismo fiscale cui appendere i Paesi più sotto schiaffo.

LA MODA DELLE AUTO BLU

TRA ASSESSORI E CONSIGLIERI REGIONALI, SONO PIU' LE AUTO BLU CHE LE INTERROGAZIONI ALLA GIUNTA REGIONALE.

POLITICA CALABRESE: LA PIU' CARA D'ITALIA


Ebbene, i costi del funzionamento della Giunta e del Consiglio regionale,  sono 84.570.000 euro, più del doppio della Puglia (40.930.000), due volte e mezzo l’Emilia Romagna (37.884.000), più della stessa Lombardia (73.825.740). A questo si aggiungono i costi degli 8.059 incarichi nella pubblica amministrazione per 50.920.626 euro, quelli relativi alle Provincie (28.317.127)e quelli riferiti ai Comuni (71.974.385), per un costo complessivo di 235.782.138. 
SE SI RIDUCESSERO I COSTI DELLA POLITICA POTREMMO DARE MOLTE OPPORTUNITA' DI LAVORO NELLA NOSTRA CALABRIA DISOCCUPATA.

giovedì 14 giugno 2012

OCCHIUTO PIGNORATO


Pignorato lo stipendio al sindaco occhiuto di cosenza, un sindaco sempre più vicino ai suoi cittadini, anche lui a combattere i costi della crisi. VA PAGA VA


LE PENSIONI D'ORO DI CALABRIA


Da 5 a 15 anni di legislatura, ora fanno parte dei grandi dalle pensioni d'oro. un vitalizio sulle spalle dei calabresi e di quei tanti giovani che lavorano a nero, sottopagati, oppure nei call center gestiti dal clientelismo politico






- Franco Ambrogio  - 4277,00 €


- Gerardo Mario Oliverio - 5305 €


- Gino Trematerra - 3014 €